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Ogni regione ha il suo pane di Natale: c’è chi aggiunge uvetta, chi semi di anice, chi scorze d’agrumi o spezie dolci. Da panificatore, ciò che mi ha sempre colpito è l’intento dietro questa preparazione: celebrare, condividere, portare in tavola qualcosa di speciale.
A differenza del pane quotidiano, il pane natalizio:
usa aromi naturali più intensi
può contenere zuccheri o miele
richiede farine più strutturate
ha tempi di riposo più lunghi
deve mantenere morbidezza per più giorni
Ecco una piccola storia vera: durante un corso, una signora mi raccontò che ogni anno preparava il pane di Natale della nonna, ma “non sapeva più come farlo venire profumato come un tempo”.
Le bastò sostituire la farina tipo 00 con una tipo 1 W280 e idratare correttamente l’impasto per ritrovare il profumo della sua infanzia!
Il pane di Natale non è complicato: è solo più sensibile.
Per preparare un ottimo pane delle feste, la scelta degli ingredienti è decisiva. Ecco la mia checklist professionale:
Farine consigliate
Farina tipo 1 o 2
Forza W 260–300
Capacità di assorbimento: media/alta
Aromi principali
Arancia o limone (scorze, non succo)
Miele millefiori
Cannella, anice o vaniglia
Eventuale tocco di zucchero muscovado
Grassi (opzionali ma consigliati)
Burro 8–12% sul totale farina
Olio extravergine leggero (alternativa contemporanea)
Liquidi
Acqua tiepida
Latte (per pane molto morbido)
Formula base del mio pane di Natale semplice:
100% farina tipo 1
60–63% acqua
20% prefermento o pasta madre
2% sale
8% burro
Aroma: scorza d’arancia + miele + pizzico di cannella
Molti aggiungono uvetta, noci, nocciole o gocce di cioccolato: tutto possibile, purché inserito solo dopo l’incordatura.
Il pane natalizio, per via degli aromi e dei grassi, tende a sviluppare una maglia glutinica più fragile. Ecco come gestirlo.
1) Impasto graduale
Aggiungi aromi e miele dopo che l’impasto ha preso forma.
I grassi, invece, sempre in seconda fase.
2) Lievitazione più lenta
Il sale, gli zuccheri e gli aromi rallentano la fermentazione.
Consigli professional:
Mantieni la massa a 24–25°C
Fai 2–3 pieghe
Lascia l’ultima lievitazione più lunga, non avere fretta
3) Formatura tesa
Un pane di Natale mal formato “si siede” in cottura. Usa questa tecnica:
Appiattisci leggermente
Arrotola su sé stesso
Sigilla con decisione
Appoggia nel cestino con la chiusura in alto
4) Cottura equilibrata
Inforna a 230°C
Vapore per i primi 20 minuti
Poi scendi a 190°C
Totale: 45–50 minuti (dipende dal formato)
Qui puoi sbizzarrirti davvero. Ecco alcune combinazioni che uso spesso durante i miei corsi:
Versione agrumi e noci
Scorza d’arancia
Noci tostate
Goccia di miele
Versione spezie calde
Cannella
Noce moscata
Anice
Zucchero muscovado
Versione golosa
Cioccolato fondente
Vaniglia
Mandorle laminate
Versione regionale
Semi di finocchio (Centro Italia)
Uvetta e pinoli (Nord)
Scorza di limone e rosmarino (Sud)
Il pane di Natale non è solo una ricetta: è un gesto di cura, un profumo che riporta ai ricordi e una condivisione che unisce.
Spero che questa guida ti aiuti a portare sulla tua tavola un pane delle feste che profuma di casa, calma e gioia.
1. Perché il mio pane di Natale ha poco profumo?
Probabilmente gli aromi non erano abbastanza concentrati o li hai aggiunti troppo presto nell’impasto. Usa solo scorze fresche, non succo, e incorpora l’aroma quando la maglia è già formata. La cottura troppo aggressiva può disperdere profumi.
2. Come mantenere morbido il pane delle feste per più giorni?
Inserisci una piccola percentuale di grassi, usa una farina più forte e cuoci a temperatura moderata. Dopo la cottura, fai raffreddare completamente e conserva in sacchetto di cotone o contenitore ermetico.
3. Come capire se la lievitazione è terminata?
Premi leggermente l’impasto: se torna su lentamente, è pronto; se torna veloce, devi aspettare; se non torna su, ha passato il punto ottimale.
4. Qual è la temperatura ideale per gli aromi nel pane natalizio?
La massa dovrebbe restare tra 24 e 25°C: temperature troppo alte volatilizzano gli aromi, troppo basse rallentano la lievitazione.
5. Posso fare il pane di Natale con la pasta madre?
Sì, è la scelta migliore. Usa un prelievito forte, rinfrescato 2 volte, e idrata un po’ di più l’impasto per compensare la forza del lievito naturale.

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