Oltre il grano tenero e duro: la poesia delle farine alternative

Quante volte ti è capitato di voler provare una nuova ricetta… e restare bloccato davanti allo scaffale delle farine?
Ti chiedi: “Ma questa andrà bene per il pane? E se non lievita? E se viene duro?”


Oppure hai impastato con entusiasmo e passione, e poi ti sei ritrovato con un panetto troppo molle, colloso, o secco e spaccato.

Il problema non sei tu. È che nessuno ci insegna davvero a scegliere le farine.
Soprattutto quando parliamo di quelle alternative al grano tenero e duro: un mondo affascinante, ma pieno di insidie.

Farine alternative: una riscoperta necessaria

Quando si parla di farina, quasi tutti pensano subito al grano tenero o duro.
Ma oggi, nella mia panificazione quotidiana, ho imparato a conoscere e usare farine diverse: segale, farro, enkir, avena, grano saraceno, riso, miglio, mais, quinoa, castagne

🔥 Farine che non si domano, ma si ascoltano.
Farine che chiedono sensibilità, tempi più lenti, impasti più umili. Ma che ripagano con profondità e carattere.

📍 Un esempio pratico?
La segale, così densa e umida, va dosata con cura: tra il 5% e il 30% nella ricetta, altrimenti l’impasto rischia di diventare appiccicoso e ingestibile.
Il farro, invece, è un grano antico delicato, con una tenacità molto debole: da solo può cedere in forza, ma tagliato con del grano tenero crea impasti armoniosi, con profumi dolci e intensi che emozionano già solo al tocco.

🌿 È questo il segreto: non sostituire, ma miscelare, ascoltando cosa vuole dirti la farina prima ancora di impastarla.

🍞 Tabella comparativa delle farine alternative

Farina, Forza indicativa (W), Adatta alla panificazione, Note di lavorazione

Segale forma glutine ma debolissimo Se miscelata (5–30%(Alta umidità, panificazione lenta

Farro (spelta)150–220W✅ se tagliato. Glutine debole, aromi intensi

Grano saraceno 0W (senza glutine)❌ Se pura, ✅ se miscelata Friabile, gusto deciso

Avena 0W❌ se pura, ✅ se miscelata Ricca di fibre, tende a sbriciolarsi

Riso 0W❌Ottima per dolci e addensanti

Miglio 0W❌Da usare in piccole percentuali

Quinoa 0W❌Gusto intenso, molto proteica

Castagne 0W❌Dolce e rustica, meglio nei dolci

Mais 0W❌Perfetta per polente, biscotti

Enkir (T. monococcum) 80–150✅ se ben idratata Glutine fragile, pasta morbida

📍 Quelle con W molto basso o assente non sono adatte da sole alla panificazione classica, ma possono essere miscelate al grano tenero o al farro per ottenere pani aromatici, nutrienti, etici.

💛 Etica, sostenibilità e ascolto

Scegliere una farina non è solo una decisione tecnica.
È un atto politico, agricolo, umano.
Significa chiedersi: da dove arriva ciò che sto impastando? Quanta terra ha richiesto? Quanta acqua? Quanta chimica?

La panificazione consapevole è questo: portare in tavola la verità della materia prima, scegliere grani che rispettano l’ambiente, farine che non vengono da monoculture esauste ma da biodiversità vive.

Impastare con farine alternative significa anche accettare l’imperfezione, la forma che cambia, il pane che racconta non solo la nostra abilità… ma anche la nostra sensibilità.

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Nel videocorso “Panificazione Consapevole” ti guido passo a passo:
🌾 come scegliere le farine
📍 come miscelarle correttamente
🍞 come adattare idratazione, lievitazione e cottura
💬 come pensare prima con le mani, poi con la mente

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Perché ogni farina ha una voce. Serve solo qualcuno che abbia voglia di ascoltarla. 💛

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