La segale è molto più di un cereale: è un legame profondo con le montagne, con i valori antichi e con una natura che chiede rispetto.
Nel nostro panificio di famiglia, da oltre quindici anni, celebriamo questo dono coltivandolo con solo pasta madre viva e farine macinate a pietra. Ti porto con me in questo viaggio autentico, dove ogni pagnotta racconta una storia di montagna e sostenibilità.
Nel cuore delle Valli Alpine, la segale non è mai stata solo un ingrediente, ma un simbolo di adattamento e forza. Questo cereale, spesso chiamato “il cereale di montagna”, cresce rigoglioso dove altri faticano a vivere. Da noi, la riscoperta della segale è passata per la collaborazione con il Mulino a Pietra di Valsusa, un luogo dove il rispetto per la materia prima incontra la sapienza artigiana.
Il nostro pane di segale nasce da questa sinergia: farine integrali, macinate lentamente a pietra, e una fermentazione naturale che fa della pasta madre un protagonista imprescindibile.
La pasta madre viva non è un semplice lievito, ma un ecosistema in equilibrio che dona al pane profumi complessi, una consistenza unica e una digeribilità superiore. Nel pane di segale, l’acidità della fermentazione naturale aiuta a scomporre i tannini e le fibre più dure, rendendo questo pane non solo un alimento gustoso, ma anche un vero alleato per la salute.
Questo processo, lento e paziente, si oppone alle pratiche industriali che spesso cercano solo la velocità e l’omologazione. La panificazione consapevole, quella che pratichiamo ogni giorno, significa valorizzare ogni singolo ingrediente e rispettare i tempi della natura.
Ma il pane di segale non è solo bontà e salute: è anche un impegno concreto verso la sostenibilità ambientale. Coltivare segale in montagna significa mantenere vivi i terreni più fragili, combattere l’erosione e sostenere le piccole comunità agricole. La nostra scelta di usare farine integrali e locali non è casuale, ma una dichiarazione d’amore per il territorio e per un futuro in cui il pane possa essere davvero un alimento di qualità e di identità.
Il mestiere del panettiere è un’arte che si tramanda, fatta di mani, odori e valori. Fare pane di segale con pasta madre viva è un atto di cura, di rispetto per una tradizione che ci nutre da generazioni e che vogliamo lasciare intatta ai nostri figli. In un mondo che corre veloce, scegliere la lentezza della fermentazione naturale e la qualità delle materie prime è un gesto rivoluzionario.
Ti invito a scoprire il mondo della panificazione consapevole: imparare a riconoscere farine vere, rispettare i tempi, e creare un pane che racconta il territorio, la passione e la sostenibilità. Perché il pane non è solo cibo, è cultura viva e futuro.
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